sabato 25 febbraio 2012

Detective Dee

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Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma, diretto da Tsui Hark – regista che viene descritto come lo Steven Spielberg d’oriente ma che Marco Müller all’anteprima romana ha detto che sarebbe più esatto paragonarlo a George Lucas -, è uno di quei film storici con lievi elementi fantastici, come, ad esempio, un cervo che parla. Ovviamente dare una definizione così scarna di un’opera di oltre due ore sarebbe piuttosto elementare, perciò passiamo al fulcro di Detective Dee, la trama. Nel lontano 689 D.C. la Cina era già un’enorme potenza e viveva un’epoca prosperosa, ma alla morte dell’imperatore della dinastia Tang doveva essere incoronata, per la prima e unica volta nella loro storia, una donna, la regina Wu. Premettendo che il film non è un manifesto femminista e che, a quanto pare, i cinesi erano secoli avanti sui diritti delle donne, portare una donna al trono con tutte le coalizioni che si oppongono non è l’unico problema: durante la costruzione di un’altissima statua – che ricorda la megalomania cinese per tutto ciò che è gigantesco – ci sono delle morti sospette dovute ad autocombustione, ma i lavori devo assolutamente essere ultimati prima dell’incoronazione, così la regina è costretta a richiamare dalle carceri il più famoso detective di tutto l’impero, Dee.
Detective Dee è uno di quei personaggi della mitologia cinese che è arrivato sino ai nostri tempi. Oltre che in Asia è molto famoso in Francia, dove fumetti e romanzi hanno contribuito al successo del film. La sua figura controversa, né buona né cattiva, ribelle con delle regole, ha alla fine influenzato gli altri personaggi della pellicola: tutti hanno due facce. Esistono i propri scopi, quelli comuni e quelli segreti. Un contrasto continuo che non porterà mai a una scelta comune, ma alla vittoria dei singoli, o di uno soltanto.
Tsui Hark, regista che ha girato una cinquantina di film negli ultimi trent’anni, con questo lungometraggio ha deciso di allontanarsi dalla moda iniziata dal videogioco Max Payne e poi portata su scala globale da Matrix, la slow motion divenuta ormai comune a tutte le pellicole dove vi è presente un po’ di azione. I personaggi saltano da cavallo, lottano e si muovono a una velocità reale. La gravità accelera la caduta degli oggetti esattamente come accade nella vita di tutti i giorni e certe cose non si riescono a capire se non con un replay. Ma il replay Hark non ce lo concede, e fa bene!
Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma è un film che non può mancare agli appassionati della cultura asiatica, ci sono tutti gli elementi delle grandi narrazioni, da quelli storici, giallistici a quelli mitologici. Detective Dee è anche una pellicola che si guarda con curiosità, con pensieri del tipo: “Ok, ora scopriamo a che punto sono arrivati i cinesi nel cinema”, e la sorpresa è piacevole!

Regia: Tsui Hark
Sceneggiatura: Zhang Jialu, tratta dal libro Detective Dee and the mystery of the Phantom Flame scritto da Lin Qianyu
Interpreti: Andy Lau, Carina Lau, Tony Leung Ka Fai, Bingbing Li, Jean-Michel Casanova, Yao Lu
Durata: 122?
Produzione: Cina, 2010
Distribuzione: Tucker Film, 26 agosto 2011

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