lunedì 27 febbraio 2012

Qualcosa di straordinario

Siamo nel 1988. Un giornalista scopre casualmente tre balene intrappolate sotto i ghiacciai dell’Alaska, e perciò destinate a morire. Le televisioni nazionali riprendono la notizia e i tre cetacei entrano a far parte dei più grandi casi mediateci della storia americana. La popolazione è in fermento, spera in un intervento. Il presidente, che come ogni presidente necessita di voti e quindi del favore del popolo, dà il suo consenso. Un miliardario, dedito all’estrazione del petrolio in Alaska, per ovvie necessità pubblicitarie, offre la sua costosissima attrezzatura. Il salvataggio può inziare. Questa è una storia vera.
Dallo stesso regista de La verità è che non gli piaci abbastanza, 4 amiche e un paio di jeans e di numerosissime serie televisive, Qualcosa di straordinario è una pellicola che si distacca dai suoi precedenti lavori per andare ad affrontare una storia che non porta nulla di nuovo ai fatti ampiamente documentati dalle televisioni, ma che comunque potrebbe appassionare il pubblico dei film in prima serata il sabato sera, i bambini per intenderci. Infatti gli elementi che fanno da contorno, come un triangolo amoroso che non accenna ad andare oltre un bacio a stampo, sono tipici dei film pre-adolescenziali. Inoltre, per dare una tridimesionalità alla storia, c’è sempre un bambino eschimese che irrompe ogni qualvolta ci sia bisogno di movimentare la situazione.
Il lungometraggio, costato 40 milioni di dollari, ai botteghini americani al momento non è riuscito a incassarne più di 15. Forse riuscirranno a recuperare l’investimento con gli incassi esteri, ma è difficile dato che sommando gli incassi della Russia, Gran Bretagna e Portagallo, a una settimana dall’uscita, insieme non sono riusciti nemmeno a totalizzare 1 milione di euro. La migliore prospettiva è che Qualcosa di straordinario possa diventare un classico per la televisione, uno di quei film che ogni inverno verranno proiettatti anno dopo anno.
A fine proiezione viene da chiedersi se per salvare dei cetacei, l’Alaska, che poi nell’anno successivo venne colpita da 38.000 tonnellate di petrolio greggio riversatosi nel mare, non sia stata inquinata più del dovuto. Sono calcoli che andrebbero fatti, per quanto l’evento sia stato portato avanti più per scopi mediatici che per altro. Greenpeace, che sponsorizza il film, cosa risponde?
Qualcosa di straordinario
Big Miracle
Regia: Ken Kwapis
Sceneggiatura: Jack Amiel, Michael Begler
Interpreti: John Krasinski, Drew Barrymore, Kristen Bell, Vinessa Shaw, Stephen Root, Ted Danson, Dermot Mulroney, Rob Riggle, Michael Gaston, Megan Angela Smith, Tim Blake Nelson, James LeGros, Mark Ivanir, Andrew Daly, Jonathan Slavin, Gregory Jbara, Tom Clark, Sarah Palin
Durata: 107′
Produzione: USA, UK, 2011
Distribuzione: Universal Pictures, 24 febbraio 2012

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