sabato 25 febbraio 2012

Transformers: Dark of the moon. Chiacchierata tra Bay e Cameron

Compra: dvd o bluray.
 Alla Casa del Cinema di Roma giornalisti e produttori sono stati invitati ad assistere ai primi cinque minuti del nuovo Transformers (che questa volta presenta una trama decisamente più intrigante perché collegata allo sbarco sulla luna e a J. F. Kennedy) e ad un dialogo tra Michael Bay e James Cameronriguardo l’utilizzo del 3D, scambio di battute che probabilmente verrà inserito nei contenuti speciali all’uscita del lungometraggio, ma che, non avendone la certazza, vi riportiamo nei punti salienti.  
James Cameron: “Penso che tutti i film possano trarre grossi benefici dal 3D, e quando ho sentito che Michael lo stava prendendo in considerazione, ho pensato: Lo devo far entrare in questo mondo!“.  
Michael Bay: “Mi ha invitato sul set di Avatar e ha detto: ‘Michael, noi due abbiamo fatto tutto, ma devi assolutamente provare questo nuovo giocattolo’”.  
J. C.: “Ho appena visto il film e mi è sembrato abbastanza figo. Come ti sei trovato a dover girare in 3D?  
M. B.: “Il primo giorno è stato fantastico. Stavamo girando (la scena) sulla Luna e ho amato ogni singolo istante. Ma già prima del 3D era abituato a girare usando in contemporanea il primo piano, il main ground e il background”.  
J. C.: “Sì, e poi pensando che la maggior parte delle scene, almeno per questo riguarda Avatar, sono state girate con lo sfondo verde, che viene utilizzato anche per apporvi migliaia di altri effetti ai quali tutti lavorano… insomma, dopo un po’ il 3D diventa solo parte della confusione, una delle moltissime altre parti complicate”.  
M. B.: “Vero, i problemi maggiori si hanno nelle scene girate all’esterno, dove la luce, i riflessi delle case e gli eventi climatici non portano mai a un risultato sicuro”. J. C.: “E per questo Dio ha inventato Photoshop”.  
M. B.: “Il 3D è come la musica, o perlomeno la musica che fa da sottofondo nei lungometraggi…”
 J. C.: “Sì, ogni tanto devi aumentare il volume, altre lo devi quasi far sparire. Il bello è che possiamo fare tutto ciò che immaginiamo, nulla ci è negato”.  
M. B.: “Sì, se si ha un grosso budget. Se vuoi fare un buon 3D devi portare sempre con te diverse telecamere, tantissimo hardware, un laboratorio, dei tecnici degli effetti speciali, degli artisti del disegno, e tutti sono costretti a lavorare tre volte di più. Quando giri in 3D devi avere sempre con te 15 metri di tecnologie (un camion con rimorchio)”.  
J. C.: “Però grazie al 3D abbiamo trovato un modo di riportare le persone al cinema, anche perché è difficile riuscire a vedere questa roba sullo schermo di un computer.” Il film uscirà il 25 giugno e, per quello che abbiamo avuto modo di vedere, la tridimensionalità è davvero ben riuscita. Transformers è una di quelle pellicole adatte in tutto e per tutto a sfruttare le potenzialità di questa tecnologia e per l’occasione Michael Bay ha avuto modo di “rubare” a James Cameron la sua troupe.  

0 commenti:

Posta un commento

AddThis